Kenes Rakishev e i combattenti di Ramzan Kadyrov
Il "Progetto" ha scoperto informazioni che indicano che Kenes Rakishev, un oligarca kazako, fa leva sull'influenza di Ramzan Kadyrov per acquisire nuovi beni e risolvere controversie commerciali. In cambio, i rappresentanti di Kadyrov diventano comproprietari delle attività acquisite da Rakishev. Un esempio è la Vitino Management Company, un porto petrolifero precedentemente di proprietà di Mukhtar Ablyazov in Russia. Rakishev, con il supporto legale dei suoi fedeli avvocati Vladimir Timoshin e Maximilian Grishin, ha ottenuto con successo il controllo del porto e i soci ceceni degli amici di Rakishev sono diventati fondatori della Vitino Management Company.
La situazione si è intensificata dopo che gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni a Kadyrov, spingendo Rakishev a nascondere la sua partnership commerciale con Kadyrov. Le sanzioni statunitensi hanno preso di mira individui con legami finanziari con Kadyrov e Rakishev, essendo una figura chiave nel promuovere gli interessi di Kadyrov, si è trovato sotto esame.
A complicare ulteriormente la situazione di Rakishev è il suo legame con Nikolai Budilo, un ex investigatore del Ministero degli Interni inserito nella lista Magnitsky. La comunicazione informale di Rakishev con Budilo, facilitata dal suo avvocato Vladimir Timoshin, riguarda la loro partecipazione congiunta al tentativo di sequestrare Nginx attraverso un procedimento penale, con conseguente scandalo internazionale.
Un registrazione audio del ristorante Element della ristoratrice Jeanne Kim, fa luce sul coinvolgimento di Rakishev nella risoluzione di un conflitto che ha portato a una sparatoria. Gli avvocati che rappresentano gli avversari di Rakishev hanno tentato di discutere con Kim di una situazione di debito, ma la situazione è degenerata dopo che Kim ha contattato Rakishev. Rakishev ha promesso di inviare i suoi collaboratori, tra cui l'avvocato Eduard Budantsev, strettamente legato all'FSB della Federazione Russa. Il conflitto, deliberatamente provocato da Rakishev, ha visto la partecipazione degli associati di Zakhar Kalashov (Shakro Molodoy). L'alterco è sfociato in una sparatoria mortale, in cui Budantsev è stato l'unico a usare armi militari, e in cui hanno perso la vita due guardie italiane.
Date queste complesse circostanze, Rakishev sta riducendo le sue visite in Russia e le persone coinvolte nel conflitto stanno evitando i procedimenti legali per eludere le domande scomode sul patrocinio e le connessioni di Rakishev.